Il cimbro
Il cimbro appartiene al gruppo del bavarese meridionale. I primi insediamenti di popolazioni di origine germanica nell’area cimbra, collocata tra Veneto e Trentino, risalgono al secolo undicesimo. Sino al diciannovesimo secolo parlavano cimbro gli abitanti dei 13 Comuni in provincia di Verona e dei 7 Comuni dell’Altopiano di Asiago in provincia di Vicenza e gli abitanti dell’altopiano di Folgaria.
Oggi il cimbro è parlato solo a Luserna/Lusérn, in provincia di Trento, un comune che conta poche centinaia di parlanti e presenta una combinazione di tratti conservativi e di tratti innovativi, solo in parte riconducibili alla pressione esercitata dalle varietà romanze limitrofe. L’Istituto culturale cimbro ha intrapreso numerose attività per la promozione della lingua e della cultura locale.
Il mòcheno
Il mòcheno è una varietà germanica che appartiene al gruppo dei dialetti bavaresi meridionali ed è parlata in Trentino nella valle del Fersina, circa 30 chilometri a est della città di Trento. I primi abitanti della valle, originari del Tirolo e delle aree vicine, si stanziarono nell’area intorno al tredicesimo secolo per dissodare terreni incolti e lavorare nelle miniere.
Oggi il mòcheno è parlato nei tre comuni di Palù del Fersina (Palai en Bersntol), Fierozzo (Vlarotz) e Frassilongo/Roveda (Garait/Oachlait).
Per favorire l’uso scritto della lingua di minoranza, nel 2003, l’Istituto Culturale Mòcheno (Bersntoler Kulturinstitut, BKI) ha pubblicato una grammatica normativa con una proposta di ortografia (Rowley 2003, basata su Rowley 1986, 2010). L’istituto ha coordinato diverse altre attività utili alla conservazione e alla valorizzazione della lingua locale, come l’edizione di un dizionario e la standardizzazione della grafia per la toponomastica mòchena.
Il ladino dolomitico
Il ladino dolomitico è un insieme di varietà reto-romanze che presentano numerosi tratti conservativi e sono parlate in cinque valli alpine intorno al massiccio del Sella nel cuore delle Dolomiti: la val Gardena/Gherdëina e la val Badia, nella provincia di Bolzano/Bozen, la val di Fassa/Fascia nella provincia di Trento, Livinallongo/Fodom, Colle S. Lucia/Col e Ampezzo/Anpezo nella provincia di Belluno.
Alcune varietà ladine presentano anche una suddivisione interna: in val Badia è parlato il badiot (nella parte alta della valle), il badiot de mesaval (nella parte bassa) e il mareo (nella valle adiacente di Mareo/Marebbe); nella val di Fassa si trovano tre varietà: il cazet, nella parte alta della valle, il brach, nella parte centrale della valle, e il moenat a Moena. I tre istituti culturali presenti nell’area ladina dolomitica hanno intrapreso numerose attività per la promozione delle lingue e delle culture locali.