Una delle prime domande che si trovano nel questionario adottato per la ricerca sociolinguistica CLAM 2021 è la seguente: Quale lingua considera essere la sua lingua madre?
L’espressione ‘lingua madre’ ha diversi sinonimi, o quasi-sinonimi. Ciascuno pone l’accento su una delle caratteristiche della lingua che consideriamo nostra: se parliamo di ‘lingua madre’, un rinvio forte è quello alla lingua parlata nell’infanzia, in particolare dalla mamma; possiamo anche parlare di ‘lingua nativa’, espressione che si riferisce alla lingua cui siamo esposti (o maggiormente esposti) dalla nascita; infine si usa anche parlare di ‘prima lingua’ (o L1), facendo riferimento a una lingua dominante rispetto a un’eventuale L2, o L3 del parlante. Qualsiasi nome si usi, il riconoscimento non sempre è facile, soprattutto nei contesti dove il multilinguismo è di casa e le lingue alle quali i parlanti sono esposti e che usano nelle diverse situazioni comunicative sono due o tre.
Nonostante le possibili incertezze, le risposte ottenute rispetto alla domanda sopra riportata del questionario ci danno delle chiare indicazioni sulle lingue che i 3616 informatori delle aree dove si parla una lingua di minoranza sentono più fortemente come proprie.
Sommando questi numeri otteniamo un totale di 3881 risposte su 3616 questionari compilati: possiamo perciò calcolare che ci siano 265 persone che dichiarano di riconoscere come lingua madre non una, ma due lingue.
È interessante confrontare le risposte date alla domanda sulla lingua madre con le lingue scelte per la compilazione del questionario, che è stato proposto a tutti gli informatori in lingue e varietà diverse, tra le quali ciascuno poteva liberamente scegliere.
I questionari compilati nelle varietà ladine sono 2014, quindi in numero di poco inferiore a quello di chi si dichiara parlante madrelingua ladino; i questionari compilati in italiano sono 1318, un numero molto vicino a quello dei parlanti madrelingua italiani dichiarati; in tedesco sono stati compilati 96 questionari, meno della metà del numero di chi si è dichiarato madrelingua; in mòcheno sono compilati 74 questionari, numero inferiore alla metà di chi ha dichiarato di avere questa lingua come lingua madre; infine, in cimbro troviamo compilati 46 questionari, circa due terzi del numero di chi ha dichiarato il cimbro come sua lingua madre.
Un primo importante dato che i risultati evidenziano, riguarda lo scostamento -manifesto soprattutto per gli informatori mòcheni e cimbri- tra percezione/dichiarazione della lingua che si sente come propria e uso di questa stessa lingua in tutte le sue forme.
Patrizia Cordin
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